Pittore giapponese. Fu a Los Angeles presso la School of Arts dal 1906 al 1910,
anno in cui si trasferì a New York per seguire i corsi della Arts
Students League. Nel 1917 espose per la prima volta pubblicamente a Stoccolma
nell'ambito della Society of Independent Artists, ma la prima personale avvenne
nel 1922 a New York. Dalle primitive premesse vagamente espressioniste, non del
tutto estranee alle figurazioni di Chagall o di Campendonk, passò, in
seguito a due successivi soggiorni a Parigi (nel 1928), a un linguaggio
surrealista.
K. partecipò alla fondazione dell'American Artists
Congress. La sua produzione, tra i prodotti più interessanti del
movimento artistico contemporaneo americano, operò un'affascinante
fusione di Oriente e di Occidente moderno. Dopo il 1930, con la crisi economica
e la successiva istituzione del WPA,
K. si adeguò brevemente a
modi di figurazione realistica, rimanendo comunque disponibile al recupero di
quella vena immaginifica e fantastica che lo accompagnerà fino alla fine.
Citiamo in proposito:
Cavallo acefalo che vuole spiccare un salto
(Okayama 1893 - New York 1953).